Pubblichiamo molto volentieri l’articolo segnalato dall’amico Giuvi
Enrico Rossi dal blog Il Signor Rossi
Mi sono stufato dell’auto blu. Voglio dare il buon esempio e per questo la vendo, una Mercedes 2000 acquistata nel 2008 che ha già percorso più di 200mila Km. Da oggi viaggerò con la Fiat Punto a metano. Per dare un taglio alle spese servono anche decisioni individuali importanti. Ho scelto un auto molto meno inquinante (ogni anno emetterà 1,7 kg di particolato -pm10- in meno e 35 kg di ossidi di azoto -Nox- in meno) e con consumi ridotti di due terzi. Nel 2011 l’auto su cui ho viaggiato è costata 6.274,53 euro solo di carburante, per una percorrenza di circa 46.000 km. A pari percorrenza con una Punto a metano la spesa prevista per il carburante è di circa 2.900 euro. La percentuale di risparmio si attesta intorno al 52% che con bollo, assicurazione e manutenzione è ancora maggiore. Tutte le auto impiegate dalla giunta nel 2011 hanno percorso 683.000 km, per una spesa complessiva di carburante di circa 77mila euro. Passando al metano questa spesa si dimezzerebbe.
Sarò il primo ma con la necessaria gradualità faremo lo stesso con l’intera giunta. Avevo già stabilito di tagliare il parco macchine del 20% e invitato tutti i direttori generali, delle Asl, aziende ed enti collegati alla Regione a fare la stessa cosa, con un risparmio tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Ho dato anche disposizione che tutte le nuove auto che verranno acquistate dovranno essere alimentate a metano o ibride (elettriche e benzina – elettriche e metano) e con cilindrata non superiore a 1400cc. Ho fatto questa scelta perché voglio una Regione popolare, voglio istituzioni che somigliano al popolo, che hanno i suoi stessi comportamenti.
Non posso fare a meno di un auto, visto che devo continuamente spostarmi da una città ad un’altra e buona parte del mio lavoro – con le carte ed il telefono – si svolge in auto durante gli spostamenti. La Punto è l’auto più venduta, più popolare e prodotta interamente in Italia. Se l’intera pubblica amministrazione, nazionale, regionale e locale, facesse altrettanto la questione delle auto blu sarebbe risolta una volta per tutte e daremmo un contributo anche alla nostra industria nazionale.
In Toscana, già da tempo presidente, assessori e consiglieri in treno viaggiano in seconda classe e in aereo in economy e siamo i meno pagati in Italia. Abbiamo cancellato 14 Apt e altre 10 aziende regionali, a partire dal 2015 spariranno il vitalizio e l’indennità a tutti i membri dei Cda, sostituita con un gettone di presenza di 30 euro a seduta e il numero dei consiglieri scenderà da 55 a 40, degli assessori da 10 a 8, mentre le spese di funzionamento caleranno del 25%.
Ma, come dice un noto proverbio, “il diavolo si nasconde nei dettagli”. I livelli di spesa non sono legati solo alle grandi decisioni della Giunta regionale – che continuerà a fare la sua parte con grande attenzione e rigore; ci sono dettagli che nessuno conosce meglio dei dirigenti e funzionari. Si fanno tante discussioni, si approvano piani e decisioni per ridurre la spesa pubblica, si nominano consulenti e si conferiscono incarichi per la spending review: va bene, ma non basta. Abbiamo assegnato il compito ad un gruppo di giovani ricercatori del Sant’Anna di Pisa di svolgere uno studio sui livelli di spesa della Regione, da cui ci aspettiamo indicazioni utili per recuperare risorse. Tutte cose importanti ma che adesso non sono più sufficienti.
Occorre una vera svolta. Per questo farò riferimento alle persone che lavorano direttamente a stretto contatto con i problemi dei cittadini, mi rivolgerò a loro, alla loro capacità, alla loro passione. Il mio obiettivo? Risparmiare il 10% per salvare scuola e sanità per tutti. La Toscana è una terra solidale e non può rinunciare a garantire un sistema sanitario e scolastico efficiente per tutti. Per questo dobbiamo, fin da subito, spendere meglio e recuperare risorse da destinare alla spesa sociale. Chi meglio dei nostri dirigenti e funzionari ci può aiutare a raggiungere il nostro scopo? Sono loro che, sapendo meglio di altri come funzionano nei dettagli le cose, possono fornirci i suggerimenti migliori per rendere la spesa più efficienti e meno costose. Anche grazie a loro verrà un contributo utile per salvare il welfare state regionale.