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più son grosse più ci credono/2

Dicevano questi signori promotori del referendum del 2011 sull’acqua potabile e sul nucleare…

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Mi auguro che il 12 e 13 giugno siano pochissimi i fan di Leopold von Sacher-Masoch (lo scrittore austriaco da cui fu fatto derivare il termine «masochismo»): disertare le urne – impedendo il raggiungimento del quorumsignifica farsi mettere domani le mani nelle tasche, in virtù dell’aumento delle bollette, inevitabile effetto della privatizzazione dell’acqua.

Ora dicono gli stessi signori, che hanno combattuto le logiche del mercato, che hanno combattuto la privatizzazione dell’acqua per paura degli aumenti tariffari e delle garanzie di potabilità…

COMUNICATO STAMPA
Dal decreto di Ferragosto alla tariffa di Capodanno. Ovvero come uccidere la Democrazia durante le vacanze
 Ieri l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato sancendo, nei fatti, la negazione dei Referendum del Giugno 2011, con cui 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione dell’acqua che fosse pubblica e fuori dalle logiche di mercato.
Già il Governo Berlusconi, solo due mesi dopo i referendum, aveva varato un decreto che, reintroducendo sostanzialmente la stessa norma abrogata, avrebbe portato alla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Tale decreto è stato poi dichiarato incostituzionale.
Certo è sempre colpa di Berlusconi, prima era accusato di voler privatizzare l’acqua e renderla schiava delle “logiche di mercato” , poi di aver aumentato le tariffe. Ora che abbiamo? Bollette più alte, livelli di arsenico maggiori rispetto ai limiti europei, aria sempre più inquinata dalle centrali a idrocarburi e territorio sempre più occupato da pannelli solari poi da smaltire. Qui potete sentire questi signori lamentarsi di quel che è accaduto col pubblico e che temevano  accadesse col privato. E’ proprio vero: la madre degli imbecilli è sempre incinta!
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