Riporto questo articolo di Stefano Sansonetti che la dice lunga sullo scopo delle tasse. Indirettamente sostiene ciò che ho sempre detto: di troppe tasse si muore, di tasse giuste si vivacchia, di poche tasse si prospera. Con buona pace della Grande Illusione del secolo scorso: il welfare.
Italia salva solo grazie all’evasione
L’Italia tiene testa alla crisi grazie all’economia sommersa. Molto più di un cuscinetto, fatto di evasione fiscale e lavoro nero, che riesce ad attutire i colpi di un periodo nero. Grazie a questo sistema, incoraggiato da politici a caccia di voti, il Belpaese «è molto più in salute di quanto appaia». Si tratta, in poche parole, del «Paradosso dell’economia sommersa italiana», ovvero il titolo di un report confezionato dalla Stratfor Global Intelligence, quartier generale ad Austin (Texas), una delle maggiori società americane di analisi geopolitiche.
O meglio, così si definisce all’interno del suo sito internet. In realtà la Stratfor viene spesso considerata una sorta di «Cia privata», definizione ancor più diffusa da quando Anonymous e Wikileaks hanno svelato come nei database della società americana ci fossero circa 5 milioni di e-mails riconducibili a società e organizzazioni di mezzo mondo. Testimonianza, a quanto pare, dell’enorme rete di informatori di cui la società godrebbe. Ad ogni modo Stratfor, presieduta dal politologo George Friedman, ha deciso adesso di dedicare la sua attenzione all’Italia governata da Mario Monti. I dati da cui parte il report, che adesso sta facendo il giro degli investitori, sono quelli già messi in evidenza da organismi italiani come Bankitalia e Istat.
Così la società americana ricorda che, a seconda della provenienza delle stime, in Italia c’è un’economia sommersa che oscilla tra il 17 e il 21% del prodotto interno lordo. In soldoni si tratta di una cifra che va dai 270 ai 340 miliardi di euro. Al di là del numero esatto, dice Stratfor, «le più accreditate e indipendenti analisi ritengono che l’Italia abbia una delle maggiori economie sommerse dell’Europa occidentale, pari al doppio di quelle di Germania e Francia». Naturalmente il cuore del problema è rappresentato da un’evasione fiscale che si palesa in forme differenti, «dall’elusione alla sovrastima dei costi di produzione». Sul punto, prosegue il report, il governo Monti è intervenuto con una campagna di ispezioni e con alcune norme in tema di tracciabilità (vedi il tetto dei mille euro per il pagamento cash dello stipendio ai dipendenti pubblici).
Ma la realtà più complessa, spiega Stratfor, è che «l’economia sommersa è di fatto una rete di sicurezza» che «le autorità, soprattutto a livello locale, tollerano e spesso incoraggiano per evitare il malcontento sociale e per guadagnare voti». Il risvolto positivo, se così si può dire, è che «l’economia sommersa ha ammorbidito gli effetti della crisi», al punto che «se si combinano attività economiche alla luce del sole, evasione e attività criminali, l’Italia risulta un paese molto più in salute di quel che sembra». Monti, in sostanza, è costretto a fare numeri di equilibrismo tra le esigenze di cassa e il riconoscimento di una situazione che comunque sta aiutando gli italiani a tenere botta. Certo, il report non dimentica il ruolo della famiglia, anch’essa considerata nel novero di «quegli strumenti economici, sociali e politici» che stanno salvando l’Italia dalla deriva. Ma tant’è.