Politica

Il giardino dei Finzi Contini

A Napoli assaltano una sede di Equitalia perchè non chiude per lutto in onore delle vittime delle tasse. Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo Nucleare, viene gambizzato dai terroristi. La ministra Cancellieri dichiara: “tutta la cittadinanza reagisca e prenda le distanze, non credo ci sia un’area di consenso intorno a questi atti, e se c’è è molto circoscritto”.  Il viceministro dell’economia e delle finanze Vittorio Grilli dichiara: “è sbagliatissimo prendersela con Equitalia. Equitalia non è il nemico ma è lo Stato”. E’ ormai di una evidenza sconcertante: chi ci governa è completamente dissociato dalla realtà che lo circonda! Credo che questo esecutivo, oltre che dalla disonestà e dall’antinazionalismo, sia caratterizzato da patologie psichiche, forse qualche tipo manie di grandezza, che fanno perdere ai suoi membri il contatto col mondo reale e con i drammi che, come nere nubi cariche di tempesta, si vanno a formare proprio sopra di loro.  Ieri da noi gli operai si lamentavano (dopo averla derisa) che la tassazione al 10% degli straordinari voluta dal governo Berlusconi oggi non c’è più, e la consapevolezza che le cose peggioreranno  non fa che acuire la tensione.  Ma per la Cancellieri il popolo deve “prendere le distanze” contro chi protesta. Nonostante gli imprenditori siano sempre stati sempre demonizzati in questo paese, e gli operai sempre aizzati contro di loro, considerati i “padroni” contro cui ci voleva la “lotta”, la gente comincia a capire: imprenditori e operai, il mondo del lavoro tutto, hanno un comune nemico: lo stato! Uno stato capace solo di creare voragini finanziarie, di pretendere tasse spropositate offrendo poco o nulla in cambio, uno stato governato da un presidente del consiglio che parla dei suoi concittadini come di polli in un allevamento è inevitabilmente sentito come nemico. Ma Grilli Vittorio, viceministro, ritiene, e addirittura sostiene in pubblico, che “Equitalia non è il nemico ma è lo Stato”. A questo punto c’è una sola spiegazione: Monti ha messo insieme una squadra di incapaci di intendere e volere per non essere intralciato nel suo disegno eversivo pro Merkulona.  Questi incapaci, questi malati, rannicchiati nelle loro stanze, in un loro loro personale giardino dei Finzi-Contini, si meravigliano, non capiscono, non comprendono i sentimenti di rivolta che serpeggiano nella popolazione, e come inebetiti parlano a sproposito. La guerra fa un male tremendo, si manifesta con tutte le forme di dolore possibili e immaginabili, ma ha un pregio: riporta alla realtà chi fatica a percepirla!

mmyg