Economia

I Gemelli

Sento al Tg5 Alfano e Bersani parlare la stessa lingua, quasi con le stesse parole sulla crisi greca; il comune denominatore è: Kulona Crucca oltre al rigore ci vuole crescita. La Grecia è alla canna del gas, non fare cazzate!

Ormai anche i sassi hanno capito: la Germania è il problema. Nell’89 quando cadde il muro di Berlino provai uno strano senso di liberazione, pensavo che gli ultimi retaggi della seconda guerra mondiale, poi tramutatasi in guerra fredda, fossero finalmente e definitivamente alle spalle. Ma in fondo all’animo mi era rimasto un piccolo malessere, una sensazione che mi inquietava,  che mi diceva di non fidarmi. Per queste sensazioni deridevo me stesso, mi ripetevo che i tedeschi avevano capito la lezione, mi ripetevo che con la riunificazione milioni di persone oppresse  con l’avvento del nazismo prima e con il subentro del comunismo poi, avrebbero finalmente assaporato la libertà. Mai avrei pensato di rimpiangere quel muro, proprio non lo credevo davvero. Ora quel muro è necessario,  ma non deve dividere il mondo libero dal comunismo, deve dividere la pericolosità tedesca; quel muro va ricostruito, e ne va aggiunto un’altro che lo intersechi a novanta gradi, in modo da fare della Germania 4 cantoni, quattro governatorati indipendenti con una propria capitale e un proprio governo. La politica italiana se ne sta accorgendo, ora che l’ebrezza delle sciocchezze alla Ruby si sta smaltendo e la realtà dei veri problemi comincia a delinearsi via via più nettamente,  anche a sinistra si stanno rendendo conto del pericolo che la Germania rappresenta.  Meglio tardi che mai, si usa dire, purchè quel tardi non sia un “troppo tardi”.