Quando vengono immerse ancora vive nell’acqua bollente le aragoste soffrono, così come fanno i granchi e gli altri crostacei. La scoperta, pubblicata sul Journal of Experimental Biology, contraddice quanto si è creduto finora, ossia che i loro movimenti fossero semplicemente dei riflessi automatici. A dimostrare che, proprio come i mammiferi, i crostacei possono provare ed esprimere un’autentica sofferenza è l’esperimento condotto dai biologi Elwood e Barry Magee, dell’irlandese Queen’s School of Biological Sciences. Il risultato è la conferma definitiva di quanto gli stessi ricercatori avevano osservato in passato studiando gamberi e paguri. L’esperimento è stato condotto su decine di granchi comuni che, sottoposti ad una piccola scossa elettrica, hanno cercato di evitare la seconda nascondendosi: per gli autori della ricerca è un comportamento che smentisce decisamente quanto si è creduto finora, ossia che i crostacei non provassero dolore.