
Quante volte, negli ultimi 3 anni, abbiamo sentito dire in TV o letto sui giornali, che bisogna credere alla scienza?
Ma ha senso una frase del genere? Credere alla scienza è come credere alla legge, alla storia, all’arte. E’ una frase senza senso, perchè la scienza, come la altre cose che ho citato, non sono cose in cui credere, sono cose che esistono e sono, senza bisogno che qualcuno ci creda. Diverso è il discorso che riguarda il credere a qualcosa dichiarata in nome della scienza (o della legge ecc. ecc.).
La scienza è come un dio (qualunque dio si voglia intendere), nel senso che non parla direttamente a noi comuni mortali, ma ha bisogno di una “interfaccia” che interpreti ciò che dio (o la scienza) dice e vuole, e lo diffonde tra la gente comune. In poche parole, ha bisogno di una casta sacerdotale che spieghi al popolo quello che dio vuole.
La casta sacerdotale della scienza è rappresentata dagli scienziati. Ma gli scienziati non sono “la scienza” esattamente come i sacerdoti non sono dio. Sono uomini, e come tali sono fallibili, sbagliano, tramano, interpretano secondo il proprio modo di vedere le cose o/e secondo convenienza. Chi ci dice che bisogna credere alla scienza in realtà dice che bisogna credere a quanto dichiarano gli scienziati. Ma gli scienziati, come detto, non sono infallibili, traggono conclusioni sulla base delle evidenze di cui dispongono IN QUEL MOMENTO, evidenze che possono essere integraste, implementate, modificate o totalmente smentite da nuove evidenze.
Pensate a quello che è successo col covid, e conseguentemente con i vaccini. Gli scienziati, la gran parte, non ammettono dubbi di sorta sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini anti covid, quindi tutti quelli che esprimono dubbi, perplessità, obiezioni, vengono tacciati come no vax e anti scienza.
In realtà le perplessità espresse in questi anni non sono dovute al mettere in discussione la scienza, ma piuttosto sulla reale oggettività e veridicità di quanto affermato da diversi scienziati ultimamente.
Prendiamo i vaccini: i vaccini sono efficaci, sicuri, salvano le vite e si possono, anzi si devono, fare senza esitazioni. Ma davvero i vaccini, tutti, sono così efficaci e sicuri?
Beh, sempre rimanendo in ambito covid, di vaccini ne sono stati elaborati diversi, nel mondo.
Tra questi, oltre ai “best sellers” Pfizer e Moderna, ce ne sono altri: ma questi altri sono altrettanto efficaci e sicuri? Vediamo!
Il sinovax, il vaccino cinese, ci dicono i nostri scienziati, non funzionano, per questo la Cina è in pieno delirio covid.
Lo Sputnik, il vaccino russo, dopo l’entusiasmo di Burioni, che dichiarò avessero un’efficacia per oltre il 95%, non sono mai stati approvati in occidente, gli stessi scienziati dicono che non funziona e che è stato un flop.
Il vaccino cubano, Soberana…hahahahahahah!!! ma per favore, siamo seri!
Astrazeneca, dopo un indecente balletto di dichiarazioni e smentite su efficacia e reale sicurezza, non viene più utilizzato se non nel Regno Unito e suoi satelliti.
Il vaccino monodose Johnson&Johnson, che ricordiamo pur essendo monodose ha bisogno di un richiamo dopo soli 2 mesi dalla prima inoculazione. alla faccia della monodosità, ha seguito l’omologo britannico sulla strada dell’oblio, e non viene più usato.
Il vaccino Reithera, non pervenuto.
Il vaccino Novavax, quello che doveva piacere ai no vax…finito nella tazza del cesso.
A sentire gli scienziati, tutti i vaccini funzionano e sono sicuri, ma per il covid, 7 su 9 sono giudicati inefficaci/poco sicuri. E allora come la mettiamo, cari virologi da salotto televisivo? Pretendete che si creda alla scienza (in realtà a voi) e poi sparate stronzate a raffica? Beh, se volete che vi si creda, procuratevi un ghost writer che vi scriva il testo da recitare in TV!