Attualità

Celentano: geniale provocatore o pallone gonfiato?

Una premessa: non ho visto Sanremo, non ho visto le “prodezze” di Celentano, ho preferito vedere un buon film  (per la cronaca “13 assassini, film giapponese) e dopo il film mi è capitato di assistere per non oltre due  minuti allo show di Celentano, ma non ho resistito e ho immediatamente passato a Ballarò (certo che anche lì, senza il Berlusca si fa fatica a rimanere svegli). non posso dare giudizi su quanto il molleggiato ha fatto a Sanremo, mi dicono che il suo spettacolo sia durato un’ora! ma leggendo i titoli di alcuni giornali vedo commenti di questo tipo:

La Rai contro Celentano ma Adriano ritorna

Sanremo, bufera dopo il delirio del Molleggiato. La Lei chiama Marano per coordinare. Rabbia di Cei e Avvenire, Show grottesco – Ieri sera Sanremo non era ostaggio della Guardia di Finanza, ma del Molleggiato, protagonista di un’occupazione psuedo-militare della televisione di Stato (a cominciare dalla scenografia di guerra che ha introdotto la sua performance, tra sirene, grida e finte bombe): Celentano ha parlato per un’ora (sì, sessanta minuti), ha avuto carta bianca, non è stato disturbato da alcuna interruzione pubblicitaria. ma il cantante tornerà sul palco. – Libero

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Il delirio di Celentano spacca il Festival Ma la Rai gli riapre le porte dell’Ariston

Anche quest’anno le polemiche affondano il Festival. Il sermone delirante del Molleggiato ha scosso i vertici della Rai: in alcuni passaggi sono stati valicati i confini del Codice etico che il cantante si era impegnato a rispettare. A polemica si aggiunge polemica. Come se non fosse bastato il triste teatrino andato in televisione ieri sera dal palco dell’Ariston. Le invettive e i deliri del Molleggiato hanno fatto breccia nelle case degli italiani e hanno fatto levare una selva di accuse. Critiche al solito Adriano Celentano, che azzanna e insulta pur di far parlare di sé…. – Il Giornale

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Dopo Celentano la Rai commissaria il Festival. Arriva Marano a “coordinare”

Le bombe di Celentano fanno volare gli ascolti (48% di share) e contemporaneamente esplodere la Rai. Il giorno dopo gli attacchi alla Chiesa, ai giornali cattolici, alla Corte costituzionale per la bocciatura dei quesiti referendari, al direttore generale Rai Lorenza Lei per la perdita di Santoro, Viale Mazzini è un campo di battaglia. Doveva animare il festival e c’è decisamente riuscito. Tanto è pesato l’intervento di Adriano Celentano che già questa mattina Sanremo è in subbuglio. Rinviata la conferenza stampa e commissariata l’intera kermesse, con il direttore generale Lorenza Lei che manda Antonio Marano a “coordinare” l’evento. – Il Fatto Quotidiano

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Caos dopo l’esibizione di Celentano e gli attacchi alle testate cattoliche. Il dg Rai, Lorenza Lei, invia a Sanremo il vicedirettore generale per l’Offerta “per coordinare con poteri di intervento il lavoro del Festival”. “Avvenire” e “Famiglia Cristiana” replicano al Molleggiato: “Se l’è presa con noi perché abbiamo contestato il suo cachet”. Duro il direttore di RaiUno: “Mai auspicare la chiusura di un giornale”. E su Luca e Paolo: “Il linguaggio scurrile indica mancanza di idee” – La Repubblica
E’ indubbio che l’effetto Celentano abbia fatto bene allo share e più ne farà grazie alle polemiche di ieri. Mi chiedo però il perchè di questo bisogno di personaggi “di rottura” per alzare l’audience di quella che dovrebbe essere semplicemente una gara canora dove artisti emergenti e vecchi tromboni in cerca di una nuova visibilità si esibiscono cantando le loro canzoni. Allora se le canzoni sono solo un pretesto per mettere in scena i vari Celentano, non sarebbe meglio metterci una pietra sopra Sanremo?