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Dieci euro d’onore

dollaro13 febbraio, ore 12:45, io e mio figlio usciamo dall’ospedale dopo aver effettuato i controlli periodici previsti per i diabetici diretti verso la facoltà di giurisprudenza di Modena dove, alle ore 8.00, avevamo lasciato mia figlia e una sua amica per l’esame di diritto costituzionale. L’ha passato con 26/30, e questo in parte mi ha ripagato della sofferenza che mi crea l’impossibilità di trasferire le malattie del piccolo su di me. Siamo usciti dall’ingresso principale dove gentili, e ancor gnocche signore cinquantenni, ci propongono l’acquisto di cestini di fiori per aiutare la ricostruzione della scuola elementare di Bondeno, nel ferrarese, danneggiata dal terremoto. Mi ero ripromesso di passare dal fioraio quindi perchè no, mi dico, e prendo un bella composizione di coloratissimi fiori per 10 euro.  Il tributo a S. Valentino è stato onorato ma mi sovviene alla mente Dude, un ex sceriffo ubriacone, male in arnese e tanto incapace di staccarsi dal suo vizio da raccogliere un dollaro di elemosina gettatogli nella sputacchiera del saloon. Così come Dude, lo stato italiano straccione e ubriacone non sa staccarsi dal vizio di sperperare denari pubblici e non ha i mezzi per ricostruire la sua scuola, così come Dude lo stato italiano  raccoglie i miei 10 euro dalla sputacchiera e vi lascia l’onore. E’ così facile perdere ogni dignità, ogni residuo di amor proprio?