Da Diritto Costituzionale di Aljs Vignudelli – ed. G. Giappichelli
La tensione morale e il grado di autentica e spontanea partecipazione generale che hanno configurato il clima nel quale i Padri Costituenti concepirono la nostra costituzione, ove comunque non sono mancati un certo tasso di confusione ed un certo grado di contraddittorietà, visti il numero di forze (dunque di interessi) in causa, col connesso inevitabile coefficiente di compromissorietà in campo, lo smarrimento assale, mentre la (sventurata) coscienza, fatalmente, s’accolla il ruolo di ultima speranza.
Questo è il primo testo universitario di diritto che mi è capitato tra le mani, ed è successo perchè mia figlia si è iscritta a giurisprudenza; e cosa ci leggo? Che la costituzione è stata partorita in un clima di CONFUSIONE e di CONTRADDITTORIETÀ dovuto al gran numero di FORZE e INTERESSI in campo. Tra le forze in campo la componente schierata a sinistra era predominante, addirittura c’era anche la CGIL e lo SMARRIMENTO ASSALE!
Questo smarrimento ci accompagna dal 1948 e si è concretizzato con il caos di mille crisi di governo, con esecutivi che duravano qualche settimana, incapaci di decidere alcunché, impossibilitati a decidere alcunché. Ora ho il conforto di un costituzionalista, magra consolazione, è vero, ma la soddisfazione di veder sostenuto quanto vado dicendo da anni, sempre contestato dai pappagalli di partito per i quali “la nostra costituzione è la migliore del mondo” è impagabile!
Ora ho un altro motivo per non andare a votare, la “COMPROMISSORIETÀ” che ha inquinato il lavoro dei padri costituenti, e di cui ancora è intrisa la nostra costituzione, non consentirà uno svolgimento pieno e sereno di tutto il meccanismo democratico così come in occidente lo si intende.
Vedo anche, con grande, troppa amarezza, che a questa costituzione nessuno ha il coraggio, l’umiltà e l’onestà di metter mano, ci aveva provato Berlusconi ma fu accusato di voler diventare un dittatore, e la gente bevve questa ennesima panzana sinistra che si concretizzò con la bocciatura del referendum del 2006.
Coloro che nel 2013 chiederanno il mio voto lo faranno secondo le regole di questa costituzione, con regole che salvaguardano i loro privilegi senza possibilità per alcuno, per quanto mosso da volontà ed onestà, di riequilibrare e ridefinire i ruoli, i doveri e la moralità. Lo faranno con (forse) una nuova legge elettorale, inutile fumo negli occhi, buona solo a carpire i più ingenui.
A costoro io dico bravi: siete riusciti nel vostro disonesto intendimento, voi siete e rimarrete un esercito di Cetto La Qualuque, tutti uguali, tutti disonesti e arraffoni, ma lo sarete senza il mio suggello!